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Tsumugi, il tessuto da contadino divenuto patrimonio culturale del Giappone

Aggiornamento: 11 feb 2024

dettaglio di un haori in tessuto tsumugi
Particolare di un haori vintage realizzato in tessuto Tsumugi con motivi tradizionali geometrici

Tsumugi è un tessuto fiammato* realizzato con le fibre corte della seta, quelle che rimangono nel bozzolo e nella tessitura tradizionale vengono considerate come scarto. La parola Tsumugi è composta da 糸“filato” e 由“tirare fuori” che indica l’atto primitivo di strappare il filo direttamente dal bozzolo e filarlo con le dita. Fino al periodo Edo (1603-1868), ai contadini, non era permesso indossare kimono realizzati con seta pregiata, quindi filavano e tessevano in casa questo tessuto, con bozzoli di bachi domestici o raccolti in natura dopo la schiusa. Tsumugi, è a tutti gli effetti nella storia del kimono, il primo tessuto di seta ad essere considerato informale. Si è diffuso in tutto il Giappone con molte varietà regionali e alcune di queste, come il Kumejima di Okinawa, Il Shiozawa di Niigata e il Yuki di Ibaraki sono riconosciute come patrimonio culturale nazionale.

(*Il termine indica che lo spessore del filato non è regolare)


Come nasce un tessuto Tsumugi

I fili di seta inizialmente vengono raccolti e inamidati, poi sciacquati e lasciati ad asciugare alla luce diretta del sole. Una volta asciutti vengono immersi in un bagno di acqua e semi di sesamo macinati perché l’olio dei semi di sesamo rende facile la separazione dei fili per la filatura, che viene effettuata a mano. Il filo viene tinto dopo la filatura, di solito con coloranti vegetali e naturali tipici dei luoghi di produzione, utilizzando la tecnica kasuri (Ikat giapponese). Infine si effettua la tessitura al telaio. I tessuti tsumugi, data la lunga e laboriosa lavorazione, sono considerati tra i più costosi per la realizzazione di kimono.


Le caratteristiche del tessuto Tsumugi

A seconda della varietà le caratteristiche possono presentare qualche differenza. In generale tsumugi è un tessuto abbastanza rigido per via dell’inamidatura iniziale della seta, ma man mano che lo si utilizza diventa più morbido. Ha un aspetto non troppo lucido e a seconda del tipo di fibre utilizzate le fiammature possono essere più o meno evidenti.


Tsumugi oggi

Anche se la tessitura tsumugi è profondamente radicata nelle zone dove si è sviluppata e i suoi tessuti vengono utilizzati per realizzare kimono di fascia alta, questa meravigliosa tecnica rischia di scomparire a causa delle moderne logiche di mercato. Negli ultimi decenni la domanda è diminuita drasticamente e sempre meno persone sono disposte a imparare l’arte della tessitura tsumugi. Per questo molti produttori stanno cercando di aprirsi al mercato occidentale nella speranza di diffondere l’eco di questa tradizione straordinaria.


Il caso del Oshima Tsumugi

Oshima Tsumugi è realizzato nelle isole di Amami, nella prefettura di Kagoshima. E uno dei tre tessuti di seta più pregiati al mondo, insieme ai Gobelins francesi e ai tessuti dei tappeti persiani. Per tingere le fibre del tessuto vengono utilizzati coloranti naturali, come l'indaco e anche quello estratto da una pianta tipica della zona di Amami, chiamata nel dialetto della zona "techigi". Ci sono diverse varietà di Oshima Tsumugi, ma la più peculiare è sicuramente quella che utilizza la tecnica del "dorozome" che consiste nell'immergere i fili di seta precedentemente tinti con il techigi, nell'acqua fangosa delle paludi presenti sull'isola. Il fango reagisce con la tintura e fa in modo che il rosso originario si trasformi in marrone scuro o nero. Il processo comprende diversi passaggi, tra cui, la tintura techigi, che viene ripetuta fino a 20 volte, l'immersione nel fango e il lavaggio in acqua.

I motivi dei tessuti di Oshima sono tra i più complessi e dettagliati della tradizione artigianale giapponese. Se si pensa che i filati sono tinti precedentemente alla tessitura, si comprende che la precisione assoluta sia il fondamento di quest'arte. I disegni, che spesso rappresentano elementi naturali, tanto cari agli abitanti dell'isola, vengono creati con telai a mano e la realizzazione di un tanmono di circa 12 metri, dal quale si ottiene un solo kimono, può impiegare anche più di un anno di lavoro. Ogni fase della produzione, dalla filatura della seta alla confezione del capo, viene eseguita con estrema attenzione e maestria e si compone di circa 30 passaggi separati. Per questo motivo, i kimono di Oshima, sono ad oggi tra i più pregiati e costosi di tutto il Giappone. Nel periodo d'oro uno di questi kimono poteva arrivare a costare fino a $ 10.000. Oggi, il prezzo di un kimono nuovo di Oshima, a Tokyo, va dai $ 3.000 ai $ 6.000.


Guarda tutti i passaggi sulla produzione del famoso Oshima Tsumugi in questo articolo della BBC. Resterai a bocca aperta!


Per conoscere le fonti e approfondire l'argomento ti lascio altri link qui sotto:

Una panoramica storica del Oshima Tsumugi e le tipologie di tsumugi della zona


Un articolo che evidenzia le problematiche dei produttori e il rischio di perdere l'arte dello Tsumugi https://www.seattletimes.com/news/tight-times-for-japans-high-end-kimono-creators/


Alcuni cenni storici sull'evoluzione del Oshima Tsumugi


Un grossista di tessuti per kimono, con sede a Kyoto, che commercializza tessuti Tsumugi


Per ora è tutto! Spero che questo articolo ti sia piaciuto.

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